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Mercoledì 12 aprile 2023 (prima parte), Mercoledì 19 aprile 2023 (seconda parte), Mercoledì 3 maggio 2023 (terza parte) e Mercoledì 10 maggio 2023 (quarta parte)
Programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione: procedure operative
Il corso approfondisce le disposizioni previste dal nuovo Codice dei contratti pubblici - di prossima emanazione - e le conseguenti procedure riguardanti i lavori pubblici.
In particolare saranno puntualmente esaminate le singole fasi e le attività da eseguire per il completamento dell’appalto.
Si farà ricorso ad una metodologia didattica in grado di favorire l’immediata individuazione degli aspetti operativi di maggiore importanza, evidenziando le possibili criticità e le soluzioni da adottare.
Docente
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Mercoledì 21 giugno 2023 (prima parte),mercoledì 28 giugno 2023 (seconda parte), mercoledì 5 luglio 2023 (terza parte) e mercoledì 12 luglio 2023 (quarta parte)
Programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione: procedure operative
Il corso approfondisce le disposizioni previste dal nuovo Codice dei contratti pubblici - di prossima emanazione - e le conseguenti procedure riguardanti i lavori pubblici.
In particolare saranno puntualmente esaminate le singole fasi e le attività da eseguire per il completamento dell’appalto.
Si farà ricorso ad una metodologia didattica in grado di favorire l’immediata individuazione degli aspetti operativi di maggiore importanza, evidenziando le possibili criticità e le soluzioni da adottare.
Docente
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- 12 ottobre 2023, ore 9.00-13.00 (1^ unità didattica)
- 19 ottobre 2023, ore 9.00-13.00 (2^ unità didattica)
- 27 ottobre 2023, ore 9.00-13.00 (3^ unità didattica)
- 08 novembre 2023, ore 9.00-13.00 (4^ unità didattica)
Programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione: procedure operative
La terza edizione del corso di specializzazione sugli appalti di lavori pubblici affronta e sviluppa ulteriormente gli argomenti presentati nelle precedenti due edizioni, con particolare riguardo agli aspetti giuridici di maggiore rilevanza ai fini dell’attuazione e gestione degli interventi.
Nelle quattro unità didattiche saranno esaminate le prescrizioni normative in affiancamento alle procedure operative da eseguire per la corretta gestione delle varie fasi, a partire dalla programmazione fino all’esecuzione e al collaudo.
In particolare l’analisi si concentrerà sulla gestione delle singole fasi e sulle attività attribuite alle figure tecniche e amministrative, allo scopo di individuare gli aspetti operativi principali, le relative criticità e, soprattutto, le soluzioni da adottare.
Docente
Registrazione eventi in diretta e raccolta materiali didattici
- 04 aprile 2024, ore 9.00-13.00 (1^ unità didattica)
- 11 aprile 2024, ore 9.00-13.00 (2^ unità didattica)
- 18 aprile 2024, ore 9.00-13.00 (3^ unità didattica)
- 24 aprile 2024, ore 9.00-13.00 (4^ unità didattica)
- 30 aprile 2024, ore 9.00-13.00 (5^ unità didattica)
Programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione: procedure operative
La quarta edizione del corso di specializzazione sugli appalti di lavori pubblici affronta e sviluppa ulteriormente gli argomenti presentati nelle precedenti tre edizioni, con particolare riguardo agli aspetti giuridici di maggiore rilevanza ai fini dell’attuazione e gestione degli interventi.
Nelle cinque unità didattiche saranno esaminate le prescrizioni normative in affiancamento alle procedure operative da eseguire per la corretta gestione delle varie fasi, a partire dalla programmazione fino all’esecuzione e al collaudo.
In particolare l’analisi si concentrerà sulla gestione delle singole fasi e sulle attività attribuite alle figure tecniche e amministrative, allo scopo di individuare gli aspetti operativi principali, le relative criticità e, soprattutto, le soluzioni da adottare.
Docente
Per il RUP degli appalti e figure di responsabilità operanti nell’Area tecnica o impegnate nella gestione dei progetti PNRR/PNC
Partnership
Il Corso è erogato in partnership con il Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università di Udine.
Introduzione
Il Corso, basato sugli standard internazionali di PM (PMI®) e sulla norma internazionale ISO 21502 (2020) “Guida al Project Management”, tratta tutti gli aspetti del Project Management - con rigore metodologico e approccio operativo – al fine di comprendere, impostare e controllare l’avanzamento dei progetti, sia nel ruolo di Project Manager che come membri di team di progetto, facendo proprie la “cultura di progetto” e l’applicazione delle migliori pratiche internazionali di Project Management.
Il Project Management riveste un ruolo sempre più importante anche nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni. A tal riguardo si segnala:
- la Direttiva EU 24/2014 in materia di Public Procurement, che raccomanda la presenza di un “responsabile di progetto”;
- il Codice dei contratti (Decreto Legislativo n. 36/2023), Allegato I.2 (Attività del RUP), che all’art. 4 richiede al RUP il possesso di “adeguata competenza quale Project Manager, acquisita anche mediante la frequenza, con profitto, di corsi di formazione in materia di Project Management”;
- le definizioni di Misura e Progetto contenuti nel glossario terminologico del PNRR (Circolare RGS n. 27/2022) e nel sistema informativo c.d. ReGiS.
Durata del corso e certificazioni
Il Corso, della durata complessiva di 35 ore, rappresenta uno dei due prerequisiti per la più importante, elevata e diffusa certificazione professionale internazionale di Project Management: la Project Management Professional PMP® del Project Management Institute PMI®.
Si ricorda che l’altro prerequisito è poter dimostrare esperienza di PM per un totale in ore, non necessariamente in un periodo consecutivo, corrispondenti a 2 anni – 3 anni – 5 anni (se in possesso rispettivamente di una laurea magistrale o specialistica – una laurea triennale o diploma universitario – un diploma di scuola media superiore).
In mancanza di tale esperienza, nulla osta ovviamente a sostenere un esame per certificazioni professionali di PM che non richiedono esperienza già maturata (come la CAPM® del PMI®).
Si specifica che l’esame per la certificazione PMP® (o CAPM®) è sempre successivo al corso e non obbligatorio, e nessun ente formativo o società di consulenza lo comprende all’interno dei corsi, essendo l’esame autonomo (con i suddetti prerequisiti) e gestito dal PMI® online o presso centri autorizzati.
Attestato di frequenza ed Open Badge
Al termine del Corso verrà rilasciato un attestato di “frequenza con profitto” (come previsto dalla normativa), previa frequenza ad almeno il 70% delle lezioni e a seguito del superamento di un test finale di apprendimento.
La partecipazione al corso include anche l’acquisizione dell’Open Badge, la certificazione digitale che descrive competenze, abilità e conoscenze ottenute a seguito del percorso formativo.
Docente
Stefano Tonchia
Professore Ordinario di Project Management all’Università di Udine. Direttore del “Corso di Perfezionamento in Project Management”, giunto alla XIII edizione). Ingegnere Gestionale. Dottore di Ricerca in Scienze dell’Innovazione Industriale. Autore di 8 libri per Il Sole 24ORE (fra cui “Il Project Management” e le varie edizioni de “La Guida del Sole 24ORE al Project Management”), e di 3 libri in inglese (fra cui “Project Management: International Standards and Best Practices” – Springer Publ. - Berlin & New York). Ha ricoperto e ricopre importanti ruoli di responsabilità, e svolge attività di formazione e consulenza per Pubbliche Amministrazioni e Aziende
P.A. Digitale Channel - Gennaio 2024
Dal 1° gennaio 2024 sono diventate pienamente operative le disposizioni del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) relative alla digitalizzazione dell’intero ciclo degli appalti e dei contratti pubblici.
La digitalizzazione si applica a tutti i contratti di appalto o concessione, di qualunque importo, nei settori ordinari e nei settori speciali e implica che le fasi di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione di appalti e concessioni verranno gestite dalle stazioni appaltanti mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, di cui ogni Ente pubblico deve avvalersi.
Per quanto riguarda la trasparenza, oltre alle novità in materia di obblighi di pubblicazione e accesso, assume grande centralità la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, rispetto alla quale le stazioni appaltanti dovranno assicurare il collegamento con il proprio sito.
L’efficacia delle disposizioni del Codice dei contratti ha determinato anche l’attivazione dell’ampia regolamentazione attuativa, con le indicazioni congiunte adottate da ANAC e MIT e i chiarimenti ANAC sull'obbligo di pubblicazione e trasparenza dei contratti pubblici.
Il corso esamina ricadute e adempimenti di tale processo per le Pubbliche Amministrazioni.
Registrazione evento in diretta - 15/03/2021
I rapporti fra la polizza a copertura della responsabilità civile propria degli enti, quella a copertura della responsabilità civile delle singole figure tecniche e le polizze individuali di responsabilità contabile alla luce della delibera 6/2021 della Corte dei Conti
Con la Delibera numero 6 del 26 gennaio 2021 la Sezione di Controllo della Corte dei conti della Sardegna apre nuovamente una discussione sul tema del legittimo pagamento del premio da parte dell’Ente di appartenenza di una polizza di Responsabilità Civile terzi a favore dei propri verificatori interni.
Per comprendere la soluzione raggiunta dal giudice contabile, bisogna fare due considerazioni di fondo:
- il Codice dei contratti non prevede alcun obbligo assicurativo per il verificatore, ma solo per il progettista (a differenza del precedente Codice De Lise)
- dal 2018 è stato abrogato il Decreto Ministeriale n. 123 del 2004, contenente i testi delle polizze tipo obbligatorie negli appalti pubblici.
La Corte dei conti, nell’evidenziare una disparità di trattamento “interna” fra le attività di progettazione e le attività di verifica e di validazione dei progetti” sul crinale della possibilità di stipulare polizze assicurative con imputazione dell’onere a carico del quadro economico dell’opera o, comunque, dell’Ente pubblico per la copertura dei rischi professionali a favore del verificatore, ne ammette la stipula “limitatamente all’ipotesi di danno prodotto dal dipendente con colpa lieve”.
Il corso ha l’obiettivo di fare chiarezza sui rapporti fra la polizza a copertura della responsabilità civile propria degli Enti, quella a copertura della responsabilità civile delle singole figure tecniche e le polizze individuali di responsabilità contabile.
Docente
Sonia Lazzini, Giurista e formatore in materia di obblighi assicurativi negli appalti e responsabilità pubbliche amministrazioni e professionisti privati
Registrazione evento in diretta: 31 ottobre 2024, ore 9.00-13.00 e 14.00-16.00
Tra Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) e normativa di settore
Negli ultimi anni è decisamente aumentato l’uso delle nuove tecnologie da parte delle Pubbliche Amministrazioni. In questa materia sono stati numerosi gli interventi legislativi per rendere obbligatorie le tecnologie info-telematiche nei procedimenti amministrativi: basti pensare, a titolo esemplificativo, al Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005), in base al quale tutti gli Enti devono svolgere la propria attività attraverso gli strumenti informatici e internet. Inoltre, ai fini dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e della realizzazione dei relativi progetti è fondamentale l’impiego delle tecnologiche nel settore pubblico.
L’approvvigionamento di beni e servizi ICT, oltre che nel rispetto del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), deve avvenire in conformità a quanto previsto dal Piano triennale per l’informatica nella P.A. e dai provvedimenti adottati dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dall’Autorità Nazionale per la Cybersicurezza.
In tale contesto si aggiunge uno degli obiettivi qualificanti del Codice dei contratti, ovvero la piena digitalizzazione dell’intero ciclo di vita degli appalti, indipendentemente dall’oggetto dell’acquisto. Il Codice incentiva anche l’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare i sistemi di intelligenza artificiale per efficientare le procedure, e si sofferma sulle accortezze in caso di acquisto di questo tipo di tecnologie da parte della P.A.
Il corso analizza i principali contratti stipulati dagli Enti pubblici esaminando, per ciascuno di essi, le disposizioni normative applicabili e le prassi negoziali più diffuse.
In particolare, saranno approfondite le principali questioni legate all’approvvigionamento del software e dei servizi cloud, con disamina delle Linee guida dell’AgID e dell’ACN in materia.
Docenti
Registrazione evento in diretta: 27 febbraio 2024, ore 9.00-13.00 e 14.00-16.00
Tra nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) e normativa di settore
Negli ultimi anni è decisamente aumentato l’uso delle nuove tecnologie da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha determinato un ulteriore impulso alla trasformazione digitale nell’ambito dell’attività amministrativa e nei rapporti con gli utenti.
In questa materia sono stati numerosi gli interventi legislativi per rendere obbligatorie le tecnologie info-telematiche nei procedimenti amministrativi: basti pensare, a titolo esemplificativo, al Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005), in base al quale tutti gli Enti devono svolgere la propria attività attraverso gli strumenti informatici e internet.
Inoltre, ai fini dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e della realizzazione dei relativi progetti è fondamentale l’impiego delle tecnologiche nel settore pubblico.
L’approvvigionamento di beni e servizi ICT, oltre che nel rispetto del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), deve avvenire in conformità a quanto previsto dal Piano triennale per l’informatica nella P.A. e dai provvedimenti adottati dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dall’Autorità Nazionale per la Cybersicurezza.
In tale contesto si aggiunge uno degli obiettivi qualificanti del nuovo Codice dei contratti, ovvero la piena digitalizzazione dell’intero ciclo di vita degli appalti, indipendentemente dall’oggetto dell’acquisto.
Il corso analizza i principali contratti stipulati dagli Enti pubblici esaminando, per ciascuno di essi, le disposizioni normative applicabili e le prassi negoziali più diffuse.
In particolare, saranno approfondite le principali questioni legate all’approvvigionamento del software e dei servizi cloud, con disamina delle Linee guida dell’AgID e dell’ACN in materia.
A seguire l’analisi si concentrerà sulla sottoscrizione informatica dei contratti e sulle implicazioni in materia di riservatezza dei dati personali e titolarità delle informazioni e dei documenti.
Docenti
Registrazione evento in diretta: 28 maggio 2024, ore 9.00-13.00 e 14.00-16.00
Tra nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) e normativa di settore
Negli ultimi anni è decisamente aumentato l’uso delle nuove tecnologie da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha determinato un ulteriore impulso alla trasformazione digitale nell’ambito dell’attività amministrativa e nei rapporti con gli utenti.
In questa materia sono stati numerosi gli interventi legislativi per rendere obbligatorie le tecnologie info-telematiche nei procedimenti amministrativi: basti pensare, a titolo esemplificativo, al Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005), in base al quale tutti gli Enti devono svolgere la propria attività attraverso gli strumenti informatici e internet.
Inoltre, ai fini dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e della realizzazione dei relativi progetti è fondamentale l’impiego delle tecnologiche nel settore pubblico.
L’approvvigionamento di beni e servizi ICT, oltre che nel rispetto del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), deve avvenire in conformità a quanto previsto dal Piano triennale per l’informatica nella P.A. e dai provvedimenti adottati dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dall’Autorità Nazionale per la Cybersicurezza.
In tale contesto si aggiunge uno degli obiettivi qualificanti del nuovo Codice dei contratti, ovvero la piena digitalizzazione dell’intero ciclo di vita degli appalti, indipendentemente dall’oggetto dell’acquisto.
Il corso analizza i principali contratti stipulati dagli Enti pubblici esaminando, per ciascuno di essi, le disposizioni normative applicabili e le prassi negoziali più diffuse.
In particolare, saranno approfondite le principali questioni legate all’approvvigionamento del software e dei servizi cloud, con disamina delle Linee guida dell’AgID e dell’ACN in materia.
A seguire l’analisi si concentrerà sulla sottoscrizione informatica dei contratti e sulle implicazioni in materia di riservatezza dei dati personali e titolarità delle informazioni e dei documenti.
Docenti
Registrazione evento in diretta: 01 aprile 2025, ore 9.00-13.00 e 14.00-16.00
Dopo il Decreto Correttivo (D.Lgs. 209/2024) e il Piano Triennale per l’Informatica
Negli ultimi anni è decisamente aumentato l’uso delle nuove tecnologie da parte delle Pubbliche Amministrazioni. In questa materia sono stati numerosi gli interventi legislativi per rendere obbligatorie le tecnologie info-telematiche nei procedimenti amministrativi: basti pensare, a titolo esemplificativo, al Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005), in base al quale tutti gli Enti devono svolgere la propria attività attraverso gli strumenti informatici e internet. Inoltre, ai fini dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e della realizzazione dei relativi progetti è fondamentale l’impiego delle tecnologiche nel settore pubblico.
L’approvvigionamento di beni e servizi ICT, oltre che nel rispetto del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), deve avvenire in conformità a quanto previsto dal Piano triennale per l’informatica nella P.A. e dai provvedimenti adottati dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dall’Autorità Nazionale per la Cybersicurezza.
In tale contesto, si aggiunge uno degli obiettivi qualificanti del Codice dei contratti, ovvero la piena digitalizzazione dell’intero ciclo di vita degli appalti, indipendentemente dall’oggetto dell’acquisto. Il Codice incentiva anche l’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare i sistemi di intelligenza artificiale per efficientare le procedure e si sofferma sulle accortezze in caso di acquisto di questo tipo di tecnologie da parte della P.A.
In data 31 dicembre 2024 è stato pubblicato il Decreto correttivo (D.Lgs. n. 209/2024), recante “Disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, di cui al Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36”. Numerose anche le modifiche e le novità introdotte nel D.Lgs. n. 36/2023, relativamente alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici e alla trasparenza.
Il corso analizza i principali contratti stipulati dagli Enti pubblici, esaminando, per ciascuno di essi, le disposizioni normative applicabili e le prassi negoziali più diffuse.
In particolare, saranno approfondite le principali questioni legate all’approvvigionamento del software e dei servizi cloud, con disamina delle Linee guida dell’AgID e dell’ACN in materia.
Docenti
Registrazione evento in diretta - 29 Novembre 2022, ore 9.30-12.30
SIMOG, ANAC, Osservatori, ecc.
La disciplina degli appalti e contratti pubblici – già di per sé complessa – è “aggravata” da una molteplicità di adempimenti obbligatori che, spesso, travalicano la mera rilevanza formale.
È il caso, ad esempio, degli adempimenti connessi al CIG: si tratta, infatti, di adempimenti finalizzati a realizzare concretamente la tracciabilità dei flussi finanziari.
Diverso, invece, è il caso delle trasmissioni di dati agli Osservatori regionali, che hanno natura per lo più statistica (anche se, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice, tali adempimenti assumono talvolta valore parimenti sostanziale).
Il corso, di taglio operativo, guida l’operatore a districarsi nella “giungla” di tali adempimenti.
Docente
Registrazione evento in diretta - 30 Novembre 2021, ore 9.30
SIMOG, ANAC, Osservatori, ecc.
La disciplina degli appalti e contratti pubblici - già di per sé complessa - è “aggravata” da una molteplicità di adempimenti obbligatori che, spesso, travalicano la mera rilevanza formale.
È il caso, ad esempio, degli adempimenti connessi al CIG: si tratta, infatti, di adempimenti finalizzati a realizzare concretamente la tracciabilità dei flussi finanziari.
Diverso, invece, è il caso delle trasmissioni di dati agli Osservatori regionali, che hanno natura per lo più statistica (anche se, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice, tali adempimenti assumono talvolta valore parimenti sostanziale).
Il corso, di taglio operativo, guida l’operatore a districarsi nella “giungla” di tali adempimenti.
Docente
Mauro Mammana, Avvocato amministrativista. Esperto e pubblicista in materia di contrattualistica pubblica
Registrazione evento in diretta - 22 Aprile 2021
SIMOG, ANAC, Osservatori, ecc.
La disciplina degli appalti e contratti pubblici - già di per sé complessa - è “aggravata” da una molteplicità di adempimenti obbligatori che, spesso, travalicano la mera rilevanza formale.
È il caso, ad esempio, degli adempimenti connessi al CIG: si tratta, infatti, di adempimenti finalizzati a realizzare concretamente la tracciabilità dei flussi finanziari.
Diverso, invece, è il caso delle trasmissioni di dati agli Osservatori regionali, che hanno natura per lo più statistica (anche se, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice, tali adempimenti assumono talvolta valore parimenti sostanziale).
Il corso, di taglio operativo, guida l’operatore a districarsi nella “giungla” di tali adempimenti.
Registrazione evento in diretta - 18 Maggio 2022, ore 9.30-12.30
SIMOG, ANAC, Osservatori, ecc.
La disciplina degli appalti e contratti pubblici – già di per sé complessa – è “aggravata” da una molteplicità di adempimenti obbligatori che, spesso, travalicano la mera rilevanza formale.
È il caso, ad esempio, degli adempimenti connessi al CIG: si tratta, infatti, di adempimenti finalizzati a realizzare concretamente la tracciabilità dei flussi finanziari.
Diverso, invece, è il caso delle trasmissioni di dati agli Osservatori regionali, che hanno natura per lo più statistica (anche se, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice, tali adempimenti assumono talvolta valore parimenti sostanziale).
Il corso, di taglio operativo, guida l’operatore a districarsi nella “giungla” di tali adempimenti.
Docente
Registrazione evento in diretta - 11 Ottobre 2021, ore 9.00
Analisi, casistica operativa e schemi di atti del procedimento. Vademecum 2021 e Linee guida provinciali
Valido ai fini della formazione continua del RUP Art. 6 Deliberazione di Giunta Provinciale n. 850/2019 e Decreto ACP n. 1/2021 (Programma annuale di formazione)
- Macroarea “Affidamenti < 150.000 €”
- Macroarea “Redazione degli atti di gara per appalti pubblici di servizi e forniture”
- Macroarea “Trasparenza”
Il corso, di taglio operativo, esamina le procedure di affidamento diretto di servizi e forniture mediante l’analisi coordinata delle disposizioni del Codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016), dei Decreti “Semplificazione 2020 e 2021” e della normativa della Provincia autonoma di Bolzano.
L’obiettivo finale è quello di rappresentare in concreto l’iter di un affidamento diretto.
Docente
Roberta Bertolani
Registrazione evento in diretta: 02 giugno 2024, ore 9.00-13.00
La prima giurisprudenza e prassi applicativa
Il corso illustra la disciplina degli affidamenti diretti dopo il nuovo Codice degli appalti nella prima applicazione giurisprudenziale e nell’interpretazione della prassi ANAC e ministeriale.
Saranno approfondite le questioni aperte e controverse:
- dalla natura dell’affidamento diretto, all’individuazione delle norme applicabili;
- dall’applicazione del principio di rotazione, alle modalità procedimentali per l’affidamento diretto puro;
- dai micro-acquisti infra 5.000 euro, agli accorgimenti da adottare per la consultazione di più operatori economici;
- dalla verifica dei requisiti alla stipula del contratto.
Docenti
Registrazione evento in diretta - 02 Maggio 2023, ore 9.00-13.00
D.Lgs. n. 36/2023
Il corso esamina la tematica degli affidamenti diretti alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36).
Dopo l’analisi del quadro normativo e dei principi applicabili - con particolare riferimento al principio di rotazione – saranno illustrati gli aspetti procedimentali e gli accorgimenti da adottare sia negli affidamenti diretti “puri”, sia in quelli “mediati”, anche alla luce della giurisprudenza e prassi più recenti.
Docente
- Aosta, 01 dicembre 2025 (1^ edizione)
- Aosta, 02 dicembre 2025 (2^ edizione)
- Aosta, 09 dicembre 2025 (3^ edizione)
- Aosta, 11 dicembre 2025 (4^ edizione)
- Aosta, 12 dicembre 2025 (5^ edizione)
Corso di aggiornamento In-house
Gli appalti di importo inferiore alla soglia europea costituiscono, soprattutto negli enti di piccole dimensioni, la stragrande maggioranza degli affidamenti. Il nuovo codice appalti dedica la prima parte del libro secondo ed alcuni allegati al codice stesso che meritano una analisi approfondita al fine di applicare al meglio le disposizioni ivi contenute ed evitare possibili forme di responsabilità amministrativa con particolare riguardo alla scelta delle ditte cui rivolgere affidamenti e la corretta determinazione della base di gara.
Nella giornata di studio si focalizzeranno in particolare, i seguenti aspetti:
- la necessità di redigere un apposito regolamento interno alla singola stazione appaltante che colmi gli spazi lasciati liberi dalla norma e dia attuazione alla discrezionalità della stazione appaltante;
- le modalità di individuazione degli operatori economici da interpellare;
- le differenze tra indagine di mercato, consultazioni preliminari di mercato e avviso volontario per la trasparenza preventiva;
- le differenze tra preventivi ed offerte;
- la costituzione e regolamentazione dell’elenco degli operatori economici;
- il principio di rotazione degli affidamenti: l’affidamento al contraente uscente, gli affidamenti inferiori a 5.000 euro, deroghe alla rotazione degli affidamenti;
- le garanzie provvisorie e definitive;
- i controlli a campione dei requisiti per gli affidamenti di importo inferiore alla soglia comunitaria;
- i criteri di aggiudicazione, la commissione di gara e l’anomalia delle offerte.
Per i vari argomenti trattati si analizzeranno le principali pronunce giurisprudenziali, i pareri del MIMS nonché le varie pronunce ed indicazioni fornite dall’ANAC da ultimo con il vademecum per gli affidamenti diretti.
Si esamineranno anche le novità derivanti dal correttivo appalti negli appalti di importo inferiore alla soglia europea.
PROGRAMMA
- Il Responsabile Unico del Progetto ed i Responsabili del procedimento delle fasi
- La disciplina applicabile ai contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea
- Il principio di rotazione degli affidamenti
- Le procedure di affidamento
- Consultazioni preliminari di mercato, indagini di mercato ed elenco operatori economici
- I criteri aggiudicazione
- La commissione giudicatrice
- Il controllo sul possesso dei requisiti
- Le garanzie a corredo dell’offerta e le garanzie definitive
- Termini dilatori e di stipula del contratto
- Esame alcuni istituti applicabili al cd. sottosoglia
- La fase di esecuzione degli appalti di importo inferiore alla soglia eurounitaria
Docente
Alberto Ponti
Avvocato amministrativista, consulente e formatore, esperto in contrattualistica pubblica, autore di pubblicazioni in materia e di software per la gestione del processo di realizzazione dell’opera pubblica
Registrazione evento in diretta: 30 maggio 2024, ore 9.00-13.00
Guida operativa per le figure tecniche e amministrative
Le procedure attuative degli interventi nei beni culturali sono state disciplinate dal nuovo Codice dei contratti pubblici nel Libro II, Parte VII, Titolo III e dall’Allegato II.18.
Si tratta di un impianto di regolazione sintetico e con un’impostazione ormai datata, che presenta numerosi aspetti meritevoli di essere modificati con il successivo Regolamento di settore previsto dall’art. 133 del Codice, attribuito come noto al Ministero della Cultura, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture.
In questa condizione di provvisorietà normativa sono necessari alcuni approfondimenti su temi specifici che riguardano i processi attuativi dei beni culturali e le modalità di conduzione di tali attività.
Il corso focalizza l’analisi sulla gestione delle singole fasi e sulle attività affidate alle figure tecniche e amministrative, per fornire soluzioni alle maggiori criticità operative.
Docente